Il pallio nella liturgia romana



Il prossimo 29 giugno, solennità dei santi Pietro e Paolo, il Santo Padre benedirà i #palli per i nuovi arcivescovi metropoliti. I presuli provengono da diverse parti della terra, gli italiani sono quattro:

▪️ l’Arcivescovo metropolita di Catanzaro-Squillace, S.E. Mons. Claudio Maniago;
▪️ l’Arcivescovo metropolita di Catania, S.E. Mons. Monsignor Luigi Renna;
▪️l’Arcivescovo metropolita di Torino, S.E. Mons. Roberto Repole;
▪️l’Arcivescovo metropolita di Pesaro, S.E. Mons. Sandro Salvucci.
Il pallio è il simbolo di un legame speciale con il Successore di Pietro ed esprime la potestà che, in comunione con la Chiesa di Roma, l’Arcivescovo metropolita acquista di diritto nella propria giurisdizione. Secondo il Diritto Canonico (CIC can. 437 § 1), un metropolita deve chiedere il pallio entro tre mesi dalla sua nomina ed è autorizzato ad indossarlo solo nel territorio della propria diocesi e nelle altre diocesi della sua provincia ecclesiastica. Il pallio degli arcivescovi metropoliti, nella sua forma presente, è una stretta fascia di stoffa, di circa cinque centimetri, in lana bianca, incurvata al centro così da poterlo appoggiare alle spalle sopra la pianeta o casula e con due lembi neri pendenti davanti e dietro, così che – vista sia davanti che dietro – il paramento ricordi la lettera “Y”. È decorato con sei croci nere di seta, una su ogni coda e quattro sull’incurvatura, ed è guarnito, davanti e dietro, con tre spille d’oro e gioielli (acicula). Il pallio viene benedetto dal Romano Pontefice nel corso della Santa Messa da lui presieduta ogni anno in San Pietro il 29 giugno, solennità dei Santi Apostoli Pietro e Paolo. La partecipazione a tale celebrazione è per tutti i nuovi metropoliti un dovere speciale da anteporre ad ogni altro impegno. A partire dall’anno 2015 sono state modificate le modalità di conferimento della sacra insegna. Essa, infatti, non viene più imposta direttamente dal Papa ma solo ricevuta dalle sue mani in forma privata al termine della concelebrazione del 29 giugno. Papa Francesco ha dato mandato a tutti i Rappresentanti pontifici di imporre il pallio “nomine Summi Pontificis” ai singoli metropoliti nelle loro rispettive arcidiocesi, per favorire la partecipazione nella celebrazione liturgica dei vescovi suffraganei e del popolo di Dio, e così aiutare alla comprensione e valorizzazione dell'insegna.

Nella solennità dei santi apostoli Pietro e Paolo, la statua di San Pietro che si trova alla destra dell'altare della confessione (visto di fronte), viene rivestita di paramenti liturgici. Il piviale rosso, colore del giorno, e sulla testa il triregno. Anche il 22 febbraio, festa della Cattedra di San Pietro, la statua viene rivestita con i paramenti. Papa Francesco ha l'abitudine di andare a venerare l'immagine quel giorno prima o dopo la messa con la benedizione dei palli

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