Il tempo di Avvento

Sabato prossimo, con i primi vespri, inizierà l'Avvento. La domenica precedente il 25 dicembre, la solennità della Natività del Signore è la IV Domenica di Avvento. Da lì si contano altre tre domeniche indietro e si determina la prima Domenica di Avvento. È la domenica più vicina al 30 novembre, festa di Sant'Andrea, apostolo. Con la vigilia di questa domenica iniziano l'Avvento ed il nuovo anno liturgico.

Il tempo d’avvento ha una doppia caratteristica: è tempo di preparazione alla solennità del natale, in cui si ricorda la prima venuta del Figlio di Dio tra gli uomini, e contemporaneamente è il tempo in cui, mediante tale ricordo, lo spirito viene guidato all’attesa della seconda venuta del Cristo alla fine dei tempi. Per questi due motivi l’avvento si presenta come tempo di devota e gioiosa attesa.

Il tempo di avvento

In questo tempo si può decorare l'altare con moderazione e si usa il colore viola per i paramenti sacri, anche se la terza domenica d’Avvento, Gaudete, può essere usato il rosa. 

Non si dice o canta Gloria, tranne nelle solennità. Si dice Alleluia nell'antifona prima del Vangelo, a differenza della Quaresima. In tempo di avvento poi, il Cerimoniale raccomanda che l'organo e altri gli strumenti musicali siano adoperati con quella moderazione che conviene all’indole di gioiosa attesa propria di questo tempo, senza che venga tuttavia anticipata la piena letizia del natale del Signore (CE 41).

Durante il tempo dell'Avvento l'altare può essere decorato con fiori ma con moderazione, in modo che sia segno che non è ancora la piena gioia della nascita del Signore (IGMR 305).

Durante le celebrazioni liturgiche di questo tempo si può utilizzare l'incenso, se si desidera (IGMR 276).

Durante l'Avvento bisogna distinguere tra domenica e ferie (giorni in settimana).

Le domeniche del tempo d’Avvento si celebrano con i propri formulari e le proprie letture, e non è possibile utilizzare nessun altro formulario, poiché le domeniche di avvento hanno precedenza nella tabella dei giorni liturgici. Le domeniche di avvento, come quelle di quaresima e di pasqua, hanno la precedenza su ogni festa del Signore e su tutte le solennità. Se c'è una memoria o una festa, si omette quell'anno. Se c'è una solennità, si trasferisce al giorno seguente.

Le ferie di Avvento hanno un duplice andamento. Fino al 16 dicembre, la celebrazione determina sia la settimana che il giorno in cui si trova. Ad esempio, martedì della seconda settimana del tempo dell'Avvento. A partire dal giorno 17, le ferie non sono più determinate dal loro posto in una settimana, ma dalla data sul calendario. In pratica, c'è un formulario per il 17, un altro per il 18, e così fino al 24 dicembre. Queste si chiamano ferie maggiori dell'Avvento, e sono la novena (nove giorni) prima di Natale.

Fino al 16 dicembre, nei giorni feriali si possono celebrare memorie libere e obbligatorie. Il formulario della messa è preso dal proprio del santo, e il prefazio può essere del santo o del proprio del tempo. Si possono anche celebrare messe rituali, per varie esigenze di utilità pastorale, messe esequiali e per il primo anniversario della morte.

A partire dal 17 dicembre, nei giorni feriali non si possono celebrare memorie o feste dei santi. Ma si può fare una commemorazione. A tal fine, si dice la colletta del santo, e tutto il resto viene preso dal formulario feriale del giorno corrispondente. In questi giorni si possono celebrare solo messe rituali ed esequiali. Il prefazio è sempre quello del tempo.

Il colore liturgico dell'avvento

Tra le tonalità di viola si potrebbe scegliere il morello, per differenziarlo dal viola penitenziale della quaresima e delle esequie. Il color morello è il più indicato per il periodo dell'Avvento: sobria ed elegante, questa variante del colore viola caratterizza i paramenti sacri pre-natalizi e si adatta perfettamente ai sentimenti di gioia e felicità che accompagnano la nascita di Gesù grazie alla sua luminosità e bellezza, senza venir meno alla sacralità del periodo.

paramenti viola avvento morello colore
Il morello è una variante più chiara rispetto al viola della Quaresima e permette di sottolineare la differenza liturgica che intercorre tra Avvento e Quaresima. La differenza tra morello e viola, infatti, è una diversità di tono che riflette una differenza simbolica: il morello, più chiaro e luminoso del viola, è il colore che meglio si adatta a simboleggiare e testimoniare quell’evento di gioia e di festa che è la nascita di Cristo.

"La differenza dei colori nelle vesti liturgiche ha lo scopo di esprimere, anche con mezzi esterni, la caratteristica particolare dei misteri della fede che vengono celebrati, e il senso della vita cristiana in cammino lungo il corso dell'anno liturgico." (Messale Romano - Introduzione - n. 37)

Avvento tempo mariano

L'avvento è tempo liturgico mariano. La Chiesa nella liturgia, come la Vergine Maria, attende con trepidante attesa la nascita del Signore. In questo tempo è incastonata la solennità dell'Immacolata Concezione, il giorno 8 dicembre. E' questo il tempo per meditare e conoscere la Beata Vergine Maria, da preferire ad altri mesi che si sovrappongono ad altri tempi liturgici, ad esempio maggio con il tempo pasquale.

Le celebrazioni della parola

Conviene che le celebrazioni della parola di Dio siano tenute soprattutto nelle vigilie delle feste più solenni, in alcune ferie di avvento e di quaresima, nelle domeniche e giorni festivi, sotto la presidenza del vescovo, specialmente nella chiesa cattedrale (CE 223).

La corona di Avvento

Negli ultimi anni ha preso piede la tradizione della corona di avvento, quattro candele adagiate in una corona di sempreverdi, da accendere secondo il progredire delle domeniche del tempo. L'uso liturgico non è disciplinato in alcun rituale e probabilmente dovrebbe essere evitato in chiesa e promosso nell'uso domestico per incentivare la preghiera familiare. L'uso è invalso ormai in molte parrocchie, se ne consiglia una composizione che non nasconda i fuochi liturgici, ad esempio composizioni troppo grandi che coprano l'ambone.

La terza edizione del Messale Romano

L'inizio dell'avvento e del nuovo anno liturgico segnerà, in molte diocesi italiane, la data di adozione del nuovo Messale Romano italiano, o meglio dell'edizione italiana della terza edizione del Messale Romano con l'inserimento di alcune varianti nelle risposte dell'assemblea.

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